venerdì 23 settembre 2011

Un giovedì di ordinaria follia - parte I

Grazie Bukowski per i tuoi sopravvalutati libri, per la tua brutta faccia e per i tuoi ossimori.

Rincaso alle ore 06.00 di venerdì mattina, sobria ("sbronzarsi": pratica diffusa tra individui e/o noiosi e/o con scarsa fantasia e/o annoiati-fine del momento moralista) e incredibilmente stanca.
Come spesso mi capita, esco a metà giornata e torno alla tana dopo 8-10-12 ore e ciò significa girovagare per la città con lo zaino stile boyscout, pesante e soprattutto ingombrante.
Ora manco a farlo apposta sono le 18.00, sono passate dodici ore dal mio rientro e mi appresto a raccontare il mio giovedì fuori dall'ordinario di ieri.

Mi sveglio, mi vesto, mi esco dal Gile per una volta non in ritardo e mi dirigo a passo sciallo verso l’Uni, per le lezioni di Abnormal Psychology e di Post-traumatic Society.
Dalle 13.00 fino alle 16.30 sono impegnata a rispettare il mio adorato ruolo di studentessa, poi, terminato il tutto, scioccamente, penso "torno a casa, mi faccio una doccia che ne ho bisogno, cerco dei vestiti carini per stasera e vado al Tarantino". NO!

Lo stravolgimento dei miei futili, quanto poco interessanti, piani inizia con quattro chiacchiere con Q., ragazzo francese che studia in Belgio: c’è una lezione pratica di meditazione alle 19.00.
Una lezione di meditazione all’università? Ma subito!
Anche se significa tornare a casa tardi, non importa, devo fare questa esperienza.
Come se non bastasse, scopro da A. che nella piazza di fronte al municipio suonano…i Gipsy King! Grasse risate, sguardi sconcertati e poi la decisione finale: si andrà al concerto dopo la meditazione! “Andrò al Tarantino senza passare da casa, anche se avrei urgenza di una doccia…”.
La mia giornata ha perciò preso rapidamente e inaspettatamente una piega simil-mistica e buffonesca.
La meditazione è stata relativamente interessante e il concerto è stato a dir poco curioso. La band che ha suonato prima dei GK è stata da me ampiamente apprezzata (sarà banale ma ascoltare “What a wonderful word”, guardarsi intorno e realizzare per l’ennesima volta di avercela fatta, sono a Vilnius!, non ha eguali) ma i GK…andiamo! Non ne potevo più!
E’ stata dura sostenere il binomio “shitty music”/“lituani-che-ai-concerti-non-ballano”.
A concludere il Grande Evento pure i fuochi d’artificio…l’amministrazione lituana col costo dei suddetti si è giocata il riscaldamento del Comune per il mese di Ottobre.
Dopo una bella chiacchierata in compagnia e una birra, rigorosamente scura, nel locale sotto il Centro di Arte Contemporanea abbiamo alzato le chiappe e dato alla nottata una drastica connotazione ROCK.


...to be continued

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