giovedì 1 settembre 2011

Italioti

Italioti= Italiani + Idioti

Necessito di uno sfogo sui detestabili comportamenti degli italioti (non gli italiani, c'è differenza) all'estero.
Non voglio generalizzare. Riporto la mia esperienza attigendo a ricordi di viaggi a Parigi, Valencia, Brighton e Vilnius.

Primo: l'italiota all'estero non è tollerante né rispettoso degli usi e costumi altrui. Spesse volte non si dimostra nemmeno interessato a conoscerli.
Se ne frega altamente di prestare ascolto e di tacere per imparare.
Impone la propria saccenza con maleducazione, alza la voce sopra quella degli altri, fa il bullo appena ne ha l'occasione e a volte raggiunge infimi livelli di squallore.
Non rispetta l'ambiente che lo circonda, nè tantomeno la gente del luogo.
Non si preoccupa di disturbare con i propri comportamenti quelle che sono le regole della buona educazione del paese che lo ospita.
Non si preoccupa di lasciare un buon ricordo, "tanto io qui non ci torno più!".
L'unica cosa di cui si cura, a volte, è la legge locale (prendersi una multa o finire in galera non è mai buona cosa). Ma se è risaputo che tutti la infrangono perchè astenersi?

Secondo: l'italiota non sa spiccicare una dannata parola di inglese.
Anche io non sono granchè in quanto a conversazione ma quanto meno evito di correggere gli altri quando sbagliano. E invece quante volte mi è capitato di sentire italioti fare il punto sulla grammatica ad altri stranieri!
E poi è imbarazzante sentirli parlare inglese, è qualcosa che mi fa stringere lo stomaco. E' rivoltante.
Almeno vi fosse consapevolezza del misero livello di inglese che si ha!
Si sarebbe forse più cortesi quando l'interlocutore non afferra i nostri discorsi.

Terzo: l'italiota non si rende conto di essere italiota.
Forse ha troppo calcata in testa la massima "tutto il mondo è paese".
Considera i suoi gesti universali, i suoi ammiccamenti comprensibili, le sue gag immediate.
E si meraviglia se la comunicazione non avviene.
Pensa (e in questa categoria mi ci metto completamente anche io, ma ci sto lavorando su) che tutto ciò che si fa in Italia sia italiano. No!
Ad esempio: alcune melodie, come le ninnananne. Solo perchè te le cantava tua madre non significa che altrove nel mondo non vi sia un'altra madre come la tua che canta la stessa identica canzoncina!
Oppure i giochi: solo perchè li hai fatti tu con i tuoi amici non significa che siano giochi italiani!
Porca miseria, ciò mi fa imbestialire con me stessa perchè spesso mi è capitato di descrivere alcune mie abitudini come "italiane" per poi sentirmi rispondere, da uno straniero, "si anche io faccio così!".
Damn.

Non odio gli italiani, odio gli italioti.
Non odio l'Italia, odio gli italioti che la insozzano.
Non odio essere italiana, ma odio dover spiegare che nel mio Paese non tutti sono cafoni, puttanieri, mafiosi e berlusconiani e scusate le ripetizioni, forse "berlusconiani" bastava a rendere l'idea.

Fine dello sfogo.



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