lunedì 29 agosto 2011

Il primo, fatidico, giorno.

Partenza da casa verso le 02.00, arrivo all’aereoporto “Caravaggio” di Bergamo verso le 05.30.
Ci siamo librati in volo alle 07.04.

Il viaggio l’ho trascorso in catalessi, alternando sguardi morti verso la terra sottostante ad una lettura fugace e distratta del magazine della Ryanair. Per fortuna ho anche dormito un poco.
La fantomatica amica della mia mentor che avrebbe dovuto accogliermi all’aereoporto di Vilnius non si è fatta vedere (ho scoperto solo nel tardo pomeriggio che in realtà era presente, ma non certo agli “arrivals”). Perciò dopo un’ora e mezza trascorsa a guardarmi intorno ho preso l’autobus n° 1 verso il centro. Costo del tragitto: 2 LT. (1€=3.44LT)

Per raggiungere il Gile Hotel, l’hotel-studentato in cui vivrò per almeno tre mesi (poi si vedrà), ho dovuto faticare: 2 km di passeggiata con le valigie appresso, su marciapiedi pazzamente sconnessi.
Un ragazzo si è gentilmente offerto di aiutarmi a trovare il Gile, salvo poi cortesemente insistere tutto imbarazzato per ottenere la mia mail. Dopo due ore ho ricevuto un invito a uscire, una di queste sere.
Piccola parentesi, credo che i lituani non siano abituati ai capelli ricci, o almeno credo siano quelli ad attirare l’attenzione della gente che mi cammina affianco.

Il Gile, oltre ad essere particolarmente costoso rispetto ai canoni lituani (al mese in doppia pagherò 645 LT), non offre un’atmosfera particolarmente frizzante. Anzi, sembra piuttosto tetro, con i suoi corridoi lunghi e un scarsamente illuminati.
In compenso la camera è più ampia del previsto, il letto è comodo, l’armadio è piuttosto capiente (e ce n’è uno a testa), abbiamo a disposizione due mensole a testa, una scrivania, un minifrigo e una sorta di scarpiera-attaccapanni.
Il bagno sembra comodo, ovviamente senza bidet, è almeno provvisto di una capiente scaffalatura.
Le cucine in comune, da quanto ho potuto constatare oggi, sono ridotte allo sfacelo. Sarà perché spetta agli studenti ospiti pulire e sistemare…
Le macchine della lavanderia, una lavatrice e un’asciugatrice, sono a pagamento, e questo è un colpo basso.
Fornirò altre descrizioni più dettagliate quando avrò raccolto più informazioni. ;)

Veniamo alle sensazioni personali: sarà il cielo coperto e i palazzi non proprio freschi di restauro ma la zona in cui mi trovo non mi trasmette vibrazioni rilassanti. Il quartiere, se non sbaglio, si chiama Naujamiestis. Mi era stato anticipato non fosse proprio il massimo, ma ho voluto fare di testa mia e ora “ne pago le conseguenze”.
Per fortuna l’area ha un grande, grandissimo, direi a due piani, pregio: un supermercato aperto 24/24h: il Maxima!
Potrei scommettere che sarà oggetto di numerose incursioni notturne nel corso dell’autunno…

Last but not the least: la mia compagna di stanza. Ho già dimenticato come si chiama (che figura di merda), è Lituana e sta per cominciare il primo anno alla facoltà di Genetica. Il che, giusto per associazione libera di idee, mi fa pensare che sia un po’ una secchiona che non ama ubricarsi il sabato sera. Ma essendo incappata in me devierà dalla strada verso la santità per almeno 3 mesi, il tempo in cui condividerà la camera con la sottoscritta.
A pelle mi sembra una ragazza fin troppo a modo, ma mai affidarsi esclusivamente alle prime impressioni: possono trarre in inganno!
(In questo momento è rincasata e la prima cosa che mi ha fatto notare è che ha comprato della carta igienica per sole 2LT).

Direi che è tempo di fare della conversazione e di organizzare la serata!
See you!

1 commento:

  1. Personalmente penso che questo blog sia una gran genialata. Spero tu possa tenerlo aggiornato di modo che tutti i tuoi amici a cui manchi possano avere tue informazioni. E anche la mamma starà più tranquilla; certo hai scelto un bel metodo per farle imparare ad usare il pc :D

    Ti voglio bene. Tanti baci!!

    Michela

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